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Ciao nonno,
ti scrivo, non per dirti una preghiera, le preghiere le dico la sera (ultimamente
neanche tutte le sere).
Ti scrivo per dirti che mai prima d’ora dopo una morte mi sono sentito
così sereno e tranquillo. E' vero non ci sei più, ma te
ne sei andato nel modo che ti si addice di più, quasi per burla,
e tu sei sempre stato un maestro in fatto di burle e scherzi.
Questo mio stato d’animo è subentrato dopo il tuo funerale.
Forse sarebbe dovuto venire un paio d’ore prima quando mi è
arrivato, da un’amica, un messaggio sul cellulare che diceva: “ho
un’altra brutta notizia: anche Lucia purtroppo ci ha lasciato”.
Sai Lucia è una ragazza di appena 37 anni che ha sofferto tanto
nella vita. Subito non ho dato peso a quell’sms, forse perché
era troppo grande il dolore per la tua perdita, ma poi tornando a casa
dal cimitero ho riflettuto e ho pensato che te ne sei andato a 84 anni
e a parte gli anni duri della guerra che hanno segnato la tua esistenza
( li hai ricordati e raccontati sempre fino all'ultimo giorno), hai avuto
dalla vita tante soddisfazioni:una famiglia con quattro figli che hai
visto crescere e sposarsi e che a loro volta ti hanno dato sei nipoti
dei quali il più giovane ha ormai 18 anni e la più grande
sposata ti ha reso bisnonno con tanta gioia. In gioventù credo
che tu come tutti i ragazzi hai avuto le tue difficoltà (ma sai
nonno, anche ora i giovani hanno momenti no, diversi da quelli dei tuoi
tempi ma ci sono) che hai dovuto superare, però dai tuoi racconti
emergevano sempre i fatti più belli e divertenti della tua giovinezza.
Nel breve tragitto che separa il cimitero da casa, ho pensato a tutte
queste cose e poi a Lucia e a chi come lei ha lasciato questo mondo nel
pieno della vita.
Forse gli altri nipoti, i tuoi figli e la nonna non condividono e non
capiscono queste mie emozioni, ma se dicessi il contrario non sarebbe
la verità.
Sono comunque sicuro che io
e te ci siamo intesi e questo a me basta. Ciao nonno stammi vicino.
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