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NEDO FIANO |
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26.11.2008
Pubblico questa E-mail
che ho scritto al Dottor Nedo Fiano un grande uomo
sopravvissuto al campo di sterminio di
Auschwitz che ho
avuto l'onore di conoscere durante una conferenza.
30.10.2008
Gentile Dottor Fiano,
sono Stefano, si ricorda di me? Sono il ragazzo
(mi definisco ancora tale, anche se ormai ho 33
anni compiuti) che ha conosciuto alla scuola
Bertacchi di Chiavenna mercoledì 29 ottobre.
L’incontro che abbiamo avuto, e che purtroppo,
credo troppe poche persone abbiano occasione di
fare, è stato per me molto intenso.
Dopo averla conosciuta, ascoltata e salutata, ho
percorso un breve tragitto in auto per tornare a
casa e non so come ho fatto a trattenere le
lacrime durante il viaggio. Finalmente a tavola!
La poca fame che ho di solito (non sono un gran
mangione) se ne va appena comincio a raccontare
alla mia famiglia (e intanto a piangere) quello
che lei ci ha detto sulla sua esperienza;
assieme al mio racconto ho però inserito anche
pensieri miei, che, se non le dispiace, vorrei
provare a scrivere anche qui, in questa
lettera. Pensando a quello che ha detto lei, ho
anche riflettuto sul fatto che lei ed io pur
vivendo vite ed esperienze diverse, un pochino
ci assomigliamo caratterialmente, per quel
"coraggio di vivere", quella voglia di non
arrendersi mai anche se la vita non sorride.
Certo, la sua esperienza non è nemmeno da
paragonare alla mia, io di fronte a lei mi sento
una formichina e se già mi ritenevo fortunato,
dopo averla ascoltata mi ritengo un re. Infine,
questa mattina mentre mi vestivo, e sa, con le
mie difficoltà impiego una buona mezz'ora per
vestirmi, ho ripensato ad una risposta che ha
dato a un ragazzino: "nel campo se dopo cinque
minuti dalla sveglia non eri in fila
sull'attenti ti bastonavano", e mi sono
ritrovato con le lacrime agli occhi.
Vorrei darle il nome del mio sito
www.ste75b.com; la parte più interessante,
secondo me, è "La mia vita" e "Fatti di vita",
ma forse è meglio guardarlo tutto.
Vorrei chiederle anche se mi consente di
pubblicare questa E-mail, corredata da una breve
introduzione e completata da una fotografia. La
inserirei alla voce "Fatti di vita" sul mio
sito.
Concludo ringraziandola per aver dato
l'opportunità a tutti noi di ascoltare la sua
testimonianza; forse in qualcuno ha lasciato
poco, ma in tanti altri ha lasciato un segno
indelebile, ne sono sicuro.
Le invio il mio migliore saluto e confido in una
sua risposta.
Stefano Bini
Pubblico di seguito la risposta del
Dottor Fiano
Caro Stefano,
mi dispiace di averti fatto aspettare prima di rispondere alla tua
mail del 7 cte, alla lettera del 20 cte con le fotografie che mi hanno aiutato
ad inquadrarti nel mio ricordo.
Ho visto molto da vicino la tua commozione durante la mia
conferenza ed avrei voluto rispondere venendo a parlare personalmente a te.
Ma come si può interrompere una conferenza, senza produrre un
generale scompiglio fra i presenti? Questo va evitato, come ho fatto.
Il coraggio che hai tuttora, malgrado i guai della vita, è
veramente ammirevole e assai superiore alla mia esperienza ad Auschwitz-Birkenau.
Infatti la mia sventurà durò 18 mesi, la tua sofferenza dura da 396 mesi ed è,
quindi, 36 volte più lunga della mia!
Per quanto riguarda la pubblicazione della tua lettera su "Fatti
di vita", non ci sono problemi da parte mia. Anzi sarà bene che i ragazzi della
tua scuola possano vederti più da vicino.
Per parte mia, appena avrò un ritaglio di tempo, entrerò nel tuo
sito www.ste75b.com.
Tu non sei affatto una formichina rispetto a me: anzi sei un uomo
che pensa e vive in profondità. Bravo.
Pertanto, credimi.
Tieni duro, sii saldo.
La speranza non è cieco ottimismo, ma coraggio di combattere.
Ti abbraccio con affetto.
Ciao!
Dt. Nedo Fiano
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